Ai Cittadini - ottobre 2011

Torino, ottobre 2011

Ai Cittadini

L'attore Marco Gobetti, ideatore di Teatro Stabile di Strada®  - l'azione che da anni compie parallelamente all'attività che svolge con la propria Compagnia nel sistema teatrale italiano - ha deciso di liberarsi di una rassicurante zavorra: rinuncia ad avanzare con la propria Compagnia qualunque richiesta di sovvenzione a Enti pubblici per la realizzazione di suoi nuovi progetti e/o produzioni (fatta salva la possibilità di accettare richieste di lavoro a cachet viceversa provenienti dagli Enti stessi).

Intende così concentrare maggiormente il proprio impegno sul Teatro Stabile di Strada®, per farlo evolvere in un'azione nuova.
In che modo Teatro Stabile di Strada®  si evolve?
Teatro Stabile di Strada® si rinnova nelle regole e nella forma, con lo scopo di aumentare le proprie opportunità di diffusione e, di conseguenza, le opportunità per l'attore di recitare e incontrare nuovo pubblico.
Queste le variazioni fondamentali:

1) possibilita', oltre che per i Comuni, per qualunque persona fisica o giuridica (privati cittadini, associazioni, enti ecc.) di fare nascere una stanzialita', offrendo ospitalità all'attore (vitto e/o alloggio e/o offerte a copertura delle spese di viaggio);
2) formale inclusione nelle possibilità di mecenatismo (oltre che del vitto, dell’alloggio e delle offerte a cappello da parte del pubblico), delle offerte via internet (https://www.paypal.com/cgi-bin/webscr?cmd=_s-xclick&hosted_button_id=TUBJSX3R523P8) e di offerte a copertura (totale o parziale) delle spese di viaggio;
3) riduzione da tre a due giorni del periodo minimo utile a determinare l'esistenza di una stanzialita'  e contestuale allargamento dell'azione dell'attore a più' ore della giornata e in più' luoghi della citta', mantenendo però l'appuntamento ad un'ora fissa in uno dei luoghi della città (per ogni giorno della stanzialita' di Teatro Stabile di Strada®);
4) incremento del repertorio di Teatro Stabile di Strada®, con tre possibilità per ogni giornata: antologia scenica della Letteratura, antologia di brani da copioni e spettacoli dell’attore, prova pubblica di uno spettacolo in divenire;
5) utilizzo di amplificazione (anche senza necessita' di collegamento alla rete elettrica) e affiancamento dell’attore – ogni qual volta le risorse lo permettano – con persona che gli fornisca aiuto (consulenza artistica e supporto pratico) e che documenti (con scritti, foto, registrazioni audio e video ecc.) quanto avviene;
6) snellimento dell'attrezzatura scenica, così da consentire all’attore lo spostamento con diversi mezzi di trasporto (auto, treno, aereo ecc.);
7) tentativo di fare nascere stanzialità di Teatro Stabile di Strada® anche nelle stagioni fredde dell’anno, con ricerca di luoghi di passaggio che, pur garantendo l’imprevedibilità della strada, offrano però possibilità di sosta ragionevolmente durevole al pubblico e all’attore: dehors riscaldati, portici ampi, stazioni…
9) annuncio delle stanzialità (anche in tempo reale) per mezzo di piattaforme condivisibili in rete, quali blog e social network; le piattaforme di riferimento per l’anno 2011 sono http://twitter.com/stabiledistrada e http://teatrostabiledistrada.blogspot.com  

Gli intenti descritti nei punti da 1 a 9 rendono necessarie alcune modifiche al Manifesto di Teatro Stabile di Strada®, che, pubblicato nel giugno 2006, diventa nell’ottobre 2011 (con variazioni evidenziate in neretto):


TEATRO STABILE DI STRADA® si fonda su una stanzialità frazionata, mai definitiva e in continua ricostituzione nel territorio; tale mobile stanzialità viene esercitata in strada.

TEATRO STABILE DI STRADA® avviene ogni qual volta l’attore replica uno spettacolo su strada e con offerte a cappello o via internet, nei modi seguenti:
- nello stesso luogo
- alla stessa ora
- per almeno due giorni consecutivi
Ogni spostamento e ricostituzione di TEATRO STABILE DI STRADA® sono segnalate al potenziale pubblico e agli organi di informazione mediante piattaforme condivisibili in rete, quali blog e social network; entro il 10 gennaio di ogni anno vengono confermate o individuate ex novo una o più piattaforme di riferimento per i successivi 12 mesi.

Per l’attore, TEATRO STABILE DI STRADA® è mezzo utile ad aggirare quei meccanismi e quelle strutture che limitano l’esercizio dell’attività dell’attore e la partecipazione del pubblico agli spettacoli.
L’attore in questo modo intende contaminare il sistema teatrale.

 
All’offerta commerciale dei propri spettacoli presso i circuiti esistenti (mediante l’attività della sua Compagnia), l’attore affianca insomma la replica auto-gestita su strada, secondo il principio della stanzialità frazionata, di un’antologia di brani dei medesimi spettacoli e di un repertorio vario, che includa prove pubbliche di spettacoli in divenire.

L’attore di TEATRO STABILE DI STRADA® vive dei soldi ricavati a cappello e dell’eventuale ospitalità (vitto e/o alloggio e/o offerte a copertura delle spese di viaggio) da parte di qualunque persona fisica o giuridica (privati cittadini, associazioni, enti,  ecc.) facente capo al luogo in cui va a fare spettacolo.
Per esistere TEATRO STABILE DI STRADA® chiede quindi ai Cittadini un aiuto essenziale, nello spirito di un mecenatismo illuminato, non sperperante e dedicato a un teatro che risponda innanzitutto al bisogno forte degli uomini che lo fanno (attori e pubblico).
In caso di sosta in un luogo in cui non vi sia ospitalità (vitto e/o alloggio e/o offerte a copertura delle spese di viaggio) da parte di alcuna persona fisica o giuridica (privati cittadini, associazioni, enti,  ecc.), l’attore replicherà lo spettacolo per i giorni di sopravvivenza: cioè per tanti giorni quanti riuscirà a mantenersi con i soldi ricavati a cappello nella stanzialità in atto o residui delle stanzialità precedenti. Prima di superare detto limite, si sposterà.

L’attore opera artigianalmente nella preparazione dello spettacolo, cercando di plasmare una forma semplice, elastica, viva e modificabile, adatta ad accogliere gli uomini che trovandosi per strada in un determinato luogo lo faranno esistere una replica dopo l’altra. Essendo egli stesso uno di quegli uomini ed essendo gli altri uomini gli spettatori di ogni stanzialità frazionata, la permanenza in ogni luogo in cui TEATRO STABILE DI STRADA® avverrà, sarà mezzo irrinunciabile affinché l’attore conosca il pubblico, la sua vita, i suoi luoghi e la sua cultura. Sarà stimolo per l’attore a non dimenticare mai di essere innanzitutto un uomo e che ogni spettacolo che fa è un pezzo della sua vita vissuto pienamente con altri uomini.
L’auspicio è dunque che la stanzialità frazionata arricchisca l’immaginario, la memoria e la cultura dell’attore e che la strada favorisca l’incontro libero e imprevedibile con il pubblico: lo spettacolo anziché prodotto sarà così avvenimento e anziché fruizione sarà per il pubblico esperienza.

Con TEATRO STABILE DI STRADA® l’attore ribadisce quindi, perfezionandola, la propria vocazione ad una drammaturgia e un teatro compresenti, mobili e basati sul confronto costante fra attore, spazi e pubblici diversi: un teatro che sia vita e rivolta piuttosto che sterile rappresentazione. Per una drammaturgia e per un teatro fortemente radicati sul territorio. Per un teatro che però sia non geografico ma geopratico e che evocando e rivelando miri a rivolgersi, per forma ed argomenti, alla gente che sul territorio vive: all’operaio come allo studente, all’agricoltore, al pensionato, all’impiegato, all’insegnante, alla casalinga, alle persone. Un teatro che utilizzi la memoria come strumento di libertà e che attinga al presente come tempo in cui vivere e fare accadere, lottando per sognare e pensare: un teatro che trovi i suoi temi forti nell’epoca in cui avviene (l'informatica, i politici, la televisione, le guerre…), accostandoli con determinazione ai temi eterni, bagaglio di ogni uomo (l’amore, la morte, il sogno, il coraggio…). Per un teatro popolare nell’accezione meno restrittiva e più corretta del termine, quella che espresse Jean Vilar in un passo di quel “documento memorabile” - così la definì Gian Renzo Morteo citandola nel suo IL TEATRO POPOLARE IN FRANCIA - che fu l’intervista da lui rilasciata al mensile Bref nel 1955: “Per me, teatro popolare significa teatro universale”

Per la scelta delle stanzialità di TEATRO STABILE DI STRADA® l'attore vaglierà e potrà accettare inviti da parte di qualunque persona fisica o giuridica (privati cittadini, associazioni, enti,  ecc.) disposta a farsi mecenate nei modi sopra descritti.

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Tempo fa scrissi alcuni pensieri come introduzione a un progetto: mi rallegra scoprire ora che proprio quegli stessi pensieri avevano suscitato anni prima la creazione e spingono ora la trasformazione di Teatro Stabile di Strada®; riporto qui quei pensieri, come conclusione, proposito e saluto.

“Sono convinto che contino le azioni. E che solo se un’azione nasce da un’urgenza può sortire un effetto. Che preparare un’azione non significa prevedere ciò che faremo, bensì abbandonarsi a ciò che ci accadrà, per tentare di fare accadere qualcosa. Che ci si può allenare all’abbandono. Che occorre avere il coraggio di confondersi, di sperimentare avventura. Che un teatro possibile è quello di cittadini fra cittadini. Che proprio la creazione deve nutrirsi di provvisorietà. Che scegliendo con sana incoscienza spazi, modi e tempi apparentemente inopportuni, gli artisti usano utile violenza a quello status civitatis che li fa cittadini maldestri fra un pubblico di uomini declassati e votati al silenzio: gli artisti si possono fare artigiani di incontri. L’incontro è tanto più vero quanto più la sua provvisorietà è condivisa con il pubblico: si può provare a fare un teatro che nasca proprio dagli incontri, anziché pretendersi compiuto per affrontare incontri. Si può sperimentare un teatro che abbia il coraggio di mostrarsi “brutto”, perché sta tentando di avvenire. Si può, non “si deve”. La certezza di essere nel giusto è la nemica peggiore dell’avventura.
Un teatro fatto con i gesti e con le parole incerte di chi abita uno spazio a lui nuovo, ma non essendo da solo ha bisogno di cercare mezzi utili a comunicare.
Un teatro che ha come primo scopo quello di cercare un pubblico per tentare di accadere, divenendo”.
Marco Gobetti


Contatti: 3470522739 - marco.gobetti@tiscali.it
Notizie e stanzialità di Teatro Stabile di Strada® da ottobre 2011:  http://twitter.com/stabiledistrada e http://teatrostabiledistrada.blogspot.com  
Notizie e stanzialità di Teatro Stabile di Strada® prima di ottobre 2011: www.teatrostabiledistrada.org